Recensioni

Internazionale Italia Arte
Annamaria Danese: Onde. Nudi d'artista

Il colore è la caratteristica principale dell'opera "Onde" di Annamaria Danese, che qui interpreta con sensualità ed erotismo la natura di un mare più mitico che reale. Acqua intesa come simbolo di purezza e di nascita, terra e mare fusi in un sol corpo; l'artista crea il sogno e l'illusione immaginando con l'arte una nuova esistenza.
Guido Folco, Elisa Bergamino - Critici d'Arte
Torino 2011

Confronto d'Artisti
Annamaria Danese: Verona Graffiti

La coppia di personaggi, rappresentata nel dipinto "Verona-Graffiti - Giulietta e Romeo", si colloca nel solco della pittura graffitara e si prefigge analogie temporali con l'esplorazione della nostra convulsa società moderna. Il linguaggio visivo sembra preso in prestito da una classicità qui ricondotta a stato contemporaneo, rivisitante situazioni sociali ove ognuno si manifesta con la propria partecipazione, qui palesata dai nomi incisi in ogni dove. Ne risulta un'opera straniante per concetto intellettualistico e strutturazione segnica e cromatica, che ci ricorda la breve epopea di Basquiat.
Giorgio Pilla - Critico d'Arte
Arianta - Scorzè 2011

Trasparenti Variazioni
Annamaria Danese: Riflessi

Blu intensi alla Matisse; il mistero da primo uomo della pioggia, della notte, della ciclicità rituale e ancestrale delle stagioni e del giorno, in un tempo sospeso da eterno presente. In ogni sostanza il riflesso di un volto. Come in un gioco che antropomorfizza e fonde, per un ibridismo ingenuo, la natura e l’uomo. Armoniosamente. La linearità, la bidimensionalità, il colore intenso sanno sciogliere, comprendere, conciliare gli opposti. Poi la serialità della ripetizione, come un piccolo esorcismo, come una minuscola liturgia ossessiva che propizi e permetta l’accadere, l’avvicendarsi, il succedere. Annamaria Danese ha nelle mani un ricordo naif, di chi possiede ancora la meraviglia e sa ascoltare i fruscii inattesi di un mattino screziato d’estate, gli aliti azzurri dell 'oscurità, di chi crede in presenze elfiche e demoniache, di chi sa avere presagio della neve, le sue declinazioni e sa nominarle, di chi sente addosso l’eterna legge immemore delle mutazioni. Di chi sa di appartenere a queste leggi, ascoltare il sussurro dell’anima del mondo e resta attonita come la creatura, stupita, davanti al cosmo.
Simonetta Angelini – Critico d ’arte 
Arianta - Badoere di Morgano 2009


Tuffo nel colore
Annamaria Danese: un tuffo nell’onirico


Un fluttuante linearismo onirico gremisce le tavole dipinte ad acrilico dall’artista Annamaria Danese, tratte dalla serie “Sogno”. Esse rappresentano una languida figura femminile, quasi eterea, sospesa in una beata atmosfera di pace e serenità e immersa in un paesaggio surreale, che ospita l’armoniosa contrapposizione tra tonalità di colore freddo e tinte più calde ed estive. Un’ampia gamma cromatica, infatti, è impiegata dall’autrice per trasportarci verso la dimensione del sogno in direzione di una realtà parallela e altisonante.
Nella sua produzione pittorica è la linea a generare l’intera narrazione visiva, supportata da una evidente continuità segnica e percorsa da avvolgenze formali nonché da un soave cromatismo fluido. Un accento fiabesco affiora da una distesa di emozioni a colori e si dipana in sentieri dell’inconscio.
Sabrina Falzone - Critico e Storico dell’Arte
Desenzano 2009